Cna e Unionbirrai si complimentano con i deputati Marco Di Maio e Marco Donati, autori di una proposta di legge per rimuovere le ingiustificate penalizzazioni fiscali, in primo luogo le accise sulla birra, e burocratiche che gravano sui produttori di birra artigianale e che rischiano di danneggiare uno dei piu’ incredibili successi del settore agroalimentare nazionale.
“Da tempo Cna e Unionbirrai si sono fatti carico dei problemi della birra artigianale – cita la nota ufficiale – E’ incomprensibile e inaccettabile che la legislazione italiana accomuni microbirrifici e grandi impianti industriali delle multinazionali del beverage mentre quasi tutta Europa, e soprattutto i Paesi direttamente concorrenti come la Germania e il Belgio, favorisce e valorizza i piccoli produttori, in coerenza con le direttive europee”.
“E’ ora necessario che il Parlamento accolga in tempi rapidi questa proposta – conclude il comunicato – per sviluppare un settore che alimenta un significativo indotto ed esalta filiere di eccellenza del Made in Italy di qualita’, dall’agricoltura, fornitrice della materia prima, alle macchine produttrici.
I micro-birrifici italiani sono costretti a competere con una gamba legata e, nonostante i lacci a cui sono sottoposte, primeggiano in Europa per la qualità dei loro prodotti.
In Italia infatti il valore dell’accisa è passato dai 28,2 centesimi per litro del 2013 ai 35,9 di gennaio 2015. Valori insostenibili per un comparto che vuole affermarsi nel mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti. L’Italia inoltre non fa distinzione di aliquota tra grandi produttori e birrifici più piccoli, a differenza di 20 Paesi europei su 28, che favoriscono i produttori fino a 200mila ettolitri l’anno.
Il fenomeno dei micro-birrifici, pur essendo recente sta diventando molto interessante sotto il profilo socio-economico. In netta controtendenza rispetto alla crisi dei consumi, da 335 che erano nel 2010 i micro-birrifici italiani in attività a fine 2014 erano saliti ben oltre quota 800. La produzione, nel 2013, è stata superiore ai 250mila ettolitri, oltre il 2% del totale nazionale, segnando una crescita anno su anno superiore al 20%.