La birra nell’antichità
Poiché quasi tutti i cereali che contengono certi zuccheri possono andare incontro ad una fermentazione spontanea dovuta a lieviti nell’aria, è possibile che bevande simili alla birra siano state inventate non appena le tribù hanno iniziato a raccogliere o coltivare cereali. Risulta comunque dall’analisi di reperti archeologici che la birra esisteva già 7.000 anni fa nella zona dell’attuale Iran.
Le prime documentazioni scritte risalgono alla cività Sumera, in Mesopotamia, dove é stata ritrovata una tavoletta di 6.000 anni fa che ritrae persone intente a bere una bevanda con cannucce di paglia da un recipiente comune. Una poesia sumera risalente a 3900 anni fa che onora Ninkasi, la divinità patrona della produzione della birra, contiene la più antica ricetta esistente di birra, descrivendo la produzione di birra a partire dall’orzo per mezzo del pane.
La birra divenne fondamentale per tutte le civiltà classiche dell’antico occidente che coltivavano cereali, compreso l’Egitto, a tal punto che nel 1868 James Death ha proposto la teoria nel suo libro The Beer of the Bible secondo cui la manna dal cielo che Dio ha dato agli Ebrei era una birra a base di pane, simile al porridge, chiamata wusa. Secondo l’antropologo Alan Eames, la “birra è stata la forza trainante che ha spinto gruppi nomadi ad una vita sedentaria. È stato questo forte desiderio di avere materiale per produrre birra che ha portato alla coltivazione, ad insediamenti permanenti e all’agricoltura”.
La birra è stata una delle bibite più diffuse durante il Medioevo: essa veniva consumata giornalmente da tutte le classi sociali nei paesi del nord e dell’est Europa dove la coltivazione della vite era difficoltosa o impossibile. Nel sud Europa, dove invece il vino era la bevanda più diffusa, la birra veniva consumata principalmente dalle classi più basse: ciò accadeva poiché la purezza dell’acqua poteva essere garantita solo di rado, mentre le bevande alcoliche venivano bollite durante il processo di produzione.
Nel nord Europa la birra forniva inoltre una quantità notevole di calorie giornaliere: in Inghilterra e nei Paesi Bassi, il consumo pro-capite era di 275-300 litri all’anno durante il Basso medioevo, periodo in cui la birra veniva servita ad ogni pasto.
La pratica dell’aromatizzazione con il luppolo era già conosciuta nel nono secolo, ma fu adottata solo gradualmente a causa diella difficoltà nello stabilire la giusta proporzione dei vari ingredienti. Prima del luppolo veniva utilizzata la gruit, una miscela di varie spezie, che però non aveva le stesse proprietà conservanti del primo. La birra luppolata fu perfezionata nei comuni della Germania a partire dal tredicesimo secolo. Risolti i problemi di conservazione, fu possibile iniziare a produrre su vasta scala.
Nel XIV secolo in Inghilterra furono introdotte delle leggi per imporre l’uso del luppolo, ed in seguito furono introdotte leggi simili in altri paesi. In Inghilterra queste leggi portarono a sollevazioni di contadini: questi sostenevano che il luppolo rovinasse il sapore della birra. Le rivolte furono comunque represse brutalmente.
La birra in epoca moderna
Durante tutto il Medioevo la produzione di birra restò limitate alle abitazioni private. Non esistevano dunque birrifici. Il più antico di essi é stato individuato nel birrificio Weihenstephaner in Baviera gestito da un’abbazia, che ottenne i diritti per produrre birra dalla città limitrofa di Frisinga. A partire dal XIV e XV secolo, la produzione di birra passò gradualmente da attività familiare ad attività artigianale: i pub e i monasteri cominciarono a produrla in proprio per un consumo di massa.
Nell’Inghilterra del XV secolo, una birra senza luppolo era nota come ale, mentre l’uso di questo trasformava la bevanda in birra. La birra con il luppolo venne importata in Inghilterra dai Paesi Bassi fin dal 1400 a Winchester, e il luppolo stesso cominciò ad essere piantato sull’isola a partire dal 1428.
Nel 1516, Guglielmo IV, Duca di Baviera, approvò la Reinheitsgebot (“requisito di purezza”, in tedesco), forse la più antica regolamentazione per la produzione di birra in uso fino al XX secolo. La Gebot prescriveva che gli ingredienti della birra fossero ristretti ad acqua, orzo e luppolo. Il lievito venne aggiunto solo nel 1857, a seguito della scoperta di Louis Pasteur.
Il disciplinare di Guglielmo IV fu applicato in tutta la Germania dopo l’unificazione ad opera di Otto von Bismarck nel 1871, e da allora è stata aggiornata per riflettere le tendenze moderne nella produzione della birra. Ad oggi, la Gebot viene considerata un segno di purezza per le birre, sebbene ciò sia dibattuto.